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La tradizione del Carnevale in Campania (Offerte Febbraio)

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Carnevale in Campania, tradizione di maschere popolari e feste da vivere.

Il Carnevale in Campania è un'occasione per visitare questa splendida regione, oggi il periodo di Carnevale si svolge durante tutto il mese di Febbraio.

Storia del Carnevale

Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.
Si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di quaresima.

Il nome deriva probabilmente dal latino medievale carne levare, cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima.

L'inizio del Carnevale varia da paese a paese, ma generalmente viene festeggiato nelle due settimane che precedono le ceneri.
I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un'origine molto lontana, probabilmente nelle feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni.
Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare.
Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica.
Ancora oggi il Carnevale rappresenta un'occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste.

ALCUNI CARNEVALI CAMPANI DA SEGNALARE:

Storia del Carnevale Palmese (Palma Campania in provincia di Napoli)

Appare difficile tracciare un percorso storico definito della genesi della "Quadriglia". Certamente gli ingredienti originari sono da ricercarsi nello sfondo di cultura contadina da cui trae spunto questa tradizione. I riti propiziatori delle civiltà rurali trovano, non a caso, delle connessioni evidenti con l'ispirazione dei festeggiamenti "carnascialeschi" della Campania. A questi la "Quadriglia" Palmese aggiunge elementi importanti come la "commedia d'arte" del folklore partenopeo.
Questo naturale cocktail culturale si rinnova oramai da decenni con una tradizione che nel corso degli anni si è sempre più arricchita di connotazioni originali e spontanee fino a trasformarsi in una delle kermesse carnevalesche più importanti del Paese.
Le origini della quadriglia non sono documentate e quindi, al momento non si può intuire una precisa data di nascita, tuttavia alcune lettere di un ecclesiastico, Don Pasquale Lauri, al Vescovo Formisano attestano i concerti mascherati nel 1857.
Soltanto dai primi del '900, però, si riesce a ricostruire la traccia storica di un passato importante. La "Quadriglia" Palmese merita di essere analizzata nei suoi complessi e molteplici significati. Le pagine ingiallite delle "Quadriglie" degli anni '20, quelle degli anni '30, sono in fondo le pagine di storia di questa piccola e lucida comunità. Un fardello di cultura; una mappa di generazioni che hanno consegnato il testimone prezioso e riescono tutt'oggi a tramandarsi di padre in figlio.
Si è scandagliato su questa tradizione. Roberto De Simone ed Annabella Rossi, per esempio, nel loro lavoro "Carnevale si chiama Vincenzo" hanno accarezzato soltanto la "Quadriglia" Palmese. Oltretutto senza tanta esattezza. Poi le righe accorate di un giovane studioso locale. Infine una recente ricerca ha evidenziato radici storiche della "Quadriglia" Palmese nella settecentesca festa mascherata partenopea (carri e quadriglie delle Arti).


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